Giovedì 4 luglio, Sala del Planisfero, Biblioteca Panizzi, via Farini 3- ore 17:30
Un autorə viene invitato e ospitato a Reggio Emilia per un week-end, incontra lettori diversi in luoghi diversi, parla del suo lavoro, va in giro per la città. Poi scrive un racconto. E questa idea, sì, è abbastanza nuova.
Poche ma importanti cose da sapere. Il racconto non è su Reggio Emilia o per Reggio Emilia. È molto di più. È a Reggio Emilia. Nasce cioè in questa città. Nasce dentro questo Festival-non Festival. Perché crediamo fermamente nella libertà dellə scrittorə, una libertà incondizionata, e perché scommettiamo sulla capacità di questa città, dei suoi abitanti, dei suoi luoghi di generare creatività e storie.
Ogni incontro, un libro. Un libro che per un po’ i viaggiatori troveranno nella loro stanza d’albergo, poi sarà in molti luoghi della “città diffusa” e – man mano che la serie crescerà e alla fine, se ci sarà una fine chi lo sa e quando – ecco, poi si vedrà.
Scommettiamo anche che il viaggio sarà lungo. Abbiamo chiamato tutto ciò – e molto altro che scopriremo insieme un po’ alla volta – “Questo albergo è una casa”. Per giocare con la frase che tutti i genitori almeno una volta hanno detto ai loro figli e che tutti noi, nel ruolo di figli, ci siamo sentiti dire almeno una volta nella vita. Ma, più seriamente, perché alla base di tutto sta la nostra idea di “accoglienza”. Chi viene in questa città – invitato o no, turista per caso o per scelta o per necessità, autorə di fama o esordiente, italiano o straniero, “regolare” o profugo – deve sentirsi per prima cosa accolto.
Welcome, amicə.
Welcome, scrittorə.
Welcome, lettorə.
Welcome, stories.
Piergiorgio Paterlini
direttore artistico